Che dire... È un bel sogno che si avvera...
Mercoledì 5 dicembre 2018, alle 18.00, presso la Mondadori di via Pretoria 222 (Potenza) ci sarà la presentazione del mio umile racconto: "io Lavandino" (Hermaion edizioni).
È la storia di un bambino sensibile che impatta con la scuola in modo poco fortunato, anche a causa di un evento traumatico... il terremoto.
Con varie difficoltà, giunge alle superiori, ma presto, quella scuola, decide di abbandonarla, nel contesto di una complicata situazione familiare e ammaliato da una sua grande passione... la musica, che lo porterà lontano, ma fuori dai binari della realtà.
Fra problemi d'amore, naia e viaggi avventurosi, pian piano diventa grande, trasformandosi da ragazzo a uomo e arrivando a comprendere, finalmente, dopo una deludente esperienza nel mondo della musica, l'importanza della scuola, che anni addietro aveva abbandonato, per cui decide di tornare fra i banchi.
Il tema centrale è quindi la scuola, cammino fondamentale e filo d'Arianna per non smarrirsi nei labirinti della vita.
Quel "Lavandino" (il nomignolo usato - a posto di Valentino - dai suoi dispettosi compagni delle elementari), nel tempo diventato prima un odioso ostacolo nel frequentare la scuola, poi un pretesto per non frequentarla ed infine la simbolica giustificazione per averla mollata, convinto di dover seguire la strada della musica, ad un tratto diventa un 'coccio sbrindellato'; inconscio fardello, servito solo a fargli perdere tanto tempo prezioso.
Cosa mi ha spinto a scrivere questo libro? Beh, devo confessarTi una cosa... Avevo circa 15 anni quando purtroppo abbandonai la scuola... I motivi furono diversi... il mio carattere, una situazione familiare un po' complicata, una scuola (all'epoca) un po' disattenta, gli effetti di due eventi traumatici accaduti poco tempo prima (il terremoto e la scomparsa del mio povero papà), un miraggio (la musica).
Riuscii a comprendere l'importanza di frequentarla solo dopo alcuni anni e dopo aver sbattuto la testa sul muro della vita...
Sai, ogni anno in Italia circa 140.000 ragazzi abbandonano la scuola, ed è un dato terribile... Cosa faranno? Dove andranno?
Io ci sono passato, per questo ho voluto sollevare (nel mio piccolo e molto umilmente) questo dramma, forse un po' trascurato...
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