MAURO VALENTINO FORTAREZZA BLOG
Mauro Valentino Fortarezza mv.fortarezza@gmail.com
https://www.amazon.it/s?k=mauro+valentino+fortarezza&crid=C19D8RU3O9CY&sprefix=mauro+valentino%2Caps%2C135&ref=nb_sb_ss_ts-doa-p_1_15
https://www.amazon.it/s?k=mauro+valentino+fortarezza&crid=C19D8RU3O9CY&sprefix=mauro+valentino%2Caps%2C135&ref=nb_sb_ss_ts-doa-p_1_15
domenica 23 dicembre 2018
Il blog di Io Lavandino
venerdì 30 novembre 2018
"io Lavandino", il romanzo di Mauro V. Fortarezza
"Io Lavandino" (edizioni Hermaion) parla di un bimbo, poi ragazzo (Valentino Bolbrani), che a un certo punto decide di abbandonare la scuola e proseguire il cammino della vita per conto suo.
Si accorgerà ben presto, pero, di aver fatto un grave errore nel mollarla, vedendo che la strada percorsa da solo non l'ha portato a nulla di concreto e rendendosi conto d'esser rimasto molto indietro rispetto ai suoi coetanei, per cui decide finalmente di tornare fra i banchi.
Il terremoto del 1980, la naia, il sogno della musica, i primi amori, i viaggi in Russia, Ungheria, Spagna...
Il tema centrale, tuttavia, è la scuola. Il racconto sfiora la drammatica questione (forse un po' trascurata) della dispersione scolastica.
Pensa... Ogni anno in Italia circa 140.000 ragazzi abbandonano la scuola. Ciò si verifica particolarmente nel periodo compreso fra la scuola media inferiore e quella superiore.
Un esercito di giovanissimi che getta la spugna... e per far cosa?
Hai letto il romanzo? Cosa ne pensi della storia di Valentino Bolbrani? Scrivi qualcosa!
Puoi inviare una e-mail a questo indirizzo mv.fortarezza@gmail.com , lasciare qui un commento, o collegarti alla pagina Facebook dedicata...
https://www.facebook.com/iolavandino/
Il libro è disponibile presso Mondadori bookstore, via Pretoria 222, Potenza, tel. 097121709, oppure presso la libreria Ermes, viale Firenze 10, Potenza, tel. 0971443012.
Si può anche prenotare l'acquisto su Amazon, collegandosi al seguente link:
https://www.amazon.it/Io-lavandino-Mauro-Fortarezza/dp/8894178838/ref=sr_1_2?s=books&ie=UTF8&qid=1544175150&sr=1-2&keywords=il+lavandino
Si accorgerà ben presto, pero, di aver fatto un grave errore nel mollarla, vedendo che la strada percorsa da solo non l'ha portato a nulla di concreto e rendendosi conto d'esser rimasto molto indietro rispetto ai suoi coetanei, per cui decide finalmente di tornare fra i banchi.
Il terremoto del 1980, la naia, il sogno della musica, i primi amori, i viaggi in Russia, Ungheria, Spagna...
Il tema centrale, tuttavia, è la scuola. Il racconto sfiora la drammatica questione (forse un po' trascurata) della dispersione scolastica.
Pensa... Ogni anno in Italia circa 140.000 ragazzi abbandonano la scuola. Ciò si verifica particolarmente nel periodo compreso fra la scuola media inferiore e quella superiore.
Un esercito di giovanissimi che getta la spugna... e per far cosa?
Hai letto il romanzo? Cosa ne pensi della storia di Valentino Bolbrani? Scrivi qualcosa!
Puoi inviare una e-mail a questo indirizzo mv.fortarezza@gmail.com , lasciare qui un commento, o collegarti alla pagina Facebook dedicata...
https://www.facebook.com/iolavandino/
Il libro è disponibile presso Mondadori bookstore, via Pretoria 222, Potenza, tel. 097121709, oppure presso la libreria Ermes, viale Firenze 10, Potenza, tel. 0971443012.
Si può anche prenotare l'acquisto su Amazon, collegandosi al seguente link:
https://www.amazon.it/Io-lavandino-Mauro-Fortarezza/dp/8894178838/ref=sr_1_2?s=books&ie=UTF8&qid=1544175150&sr=1-2&keywords=il+lavandino
Mondadori Bookstore
via Pretoria 222, Potenza
LibreriaErmes
viale Firenze 10, Potenza
martedì 27 novembre 2018
Presentazione del mio umile racconto... "io Lavandino".
Che dire... È un bel sogno che si avvera...
Mercoledì 5 dicembre 2018, alle 18.00, presso la Mondadori di via Pretoria 222 (Potenza) ci sarà la presentazione del mio umile racconto: "io Lavandino" (Hermaion edizioni).
È la storia di un bambino sensibile che impatta con la scuola in modo poco fortunato, anche a causa di un evento traumatico... il terremoto.
Con varie difficoltà, giunge alle superiori, ma presto, quella scuola, decide di abbandonarla, nel contesto di una complicata situazione familiare e ammaliato da una sua grande passione... la musica, che lo porterà lontano, ma fuori dai binari della realtà.
Fra problemi d'amore, naia e viaggi avventurosi, pian piano diventa grande, trasformandosi da ragazzo a uomo e arrivando a comprendere, finalmente, dopo una deludente esperienza nel mondo della musica, l'importanza della scuola, che anni addietro aveva abbandonato, per cui decide di tornare fra i banchi.
Il tema centrale è quindi la scuola, cammino fondamentale e filo d'Arianna per non smarrirsi nei labirinti della vita.
Quel "Lavandino" (il nomignolo usato - a posto di Valentino - dai suoi dispettosi compagni delle elementari), nel tempo diventato prima un odioso ostacolo nel frequentare la scuola, poi un pretesto per non frequentarla ed infine la simbolica giustificazione per averla mollata, convinto di dover seguire la strada della musica, ad un tratto diventa un 'coccio sbrindellato'; inconscio fardello, servito solo a fargli perdere tanto tempo prezioso.
Cosa mi ha spinto a scrivere questo libro? Beh, devo confessarTi una cosa... Avevo circa 15 anni quando purtroppo abbandonai la scuola... I motivi furono diversi... il mio carattere, una situazione familiare un po' complicata, una scuola (all'epoca) un po' disattenta, gli effetti di due eventi traumatici accaduti poco tempo prima (il terremoto e la scomparsa del mio povero papà), un miraggio (la musica).
Riuscii a comprendere l'importanza di frequentarla solo dopo alcuni anni e dopo aver sbattuto la testa sul muro della vita...
Sai, ogni anno in Italia circa 140.000 ragazzi abbandonano la scuola, ed è un dato terribile... Cosa faranno? Dove andranno?
Io ci sono passato, per questo ho voluto sollevare (nel mio piccolo e molto umilmente) questo dramma, forse un po' trascurato...
Mercoledì 5 dicembre 2018, alle 18.00, presso la Mondadori di via Pretoria 222 (Potenza) ci sarà la presentazione del mio umile racconto: "io Lavandino" (Hermaion edizioni).
È la storia di un bambino sensibile che impatta con la scuola in modo poco fortunato, anche a causa di un evento traumatico... il terremoto.
Con varie difficoltà, giunge alle superiori, ma presto, quella scuola, decide di abbandonarla, nel contesto di una complicata situazione familiare e ammaliato da una sua grande passione... la musica, che lo porterà lontano, ma fuori dai binari della realtà.
Fra problemi d'amore, naia e viaggi avventurosi, pian piano diventa grande, trasformandosi da ragazzo a uomo e arrivando a comprendere, finalmente, dopo una deludente esperienza nel mondo della musica, l'importanza della scuola, che anni addietro aveva abbandonato, per cui decide di tornare fra i banchi.
Il tema centrale è quindi la scuola, cammino fondamentale e filo d'Arianna per non smarrirsi nei labirinti della vita.
Quel "Lavandino" (il nomignolo usato - a posto di Valentino - dai suoi dispettosi compagni delle elementari), nel tempo diventato prima un odioso ostacolo nel frequentare la scuola, poi un pretesto per non frequentarla ed infine la simbolica giustificazione per averla mollata, convinto di dover seguire la strada della musica, ad un tratto diventa un 'coccio sbrindellato'; inconscio fardello, servito solo a fargli perdere tanto tempo prezioso.
Cosa mi ha spinto a scrivere questo libro? Beh, devo confessarTi una cosa... Avevo circa 15 anni quando purtroppo abbandonai la scuola... I motivi furono diversi... il mio carattere, una situazione familiare un po' complicata, una scuola (all'epoca) un po' disattenta, gli effetti di due eventi traumatici accaduti poco tempo prima (il terremoto e la scomparsa del mio povero papà), un miraggio (la musica).
Riuscii a comprendere l'importanza di frequentarla solo dopo alcuni anni e dopo aver sbattuto la testa sul muro della vita...
Sai, ogni anno in Italia circa 140.000 ragazzi abbandonano la scuola, ed è un dato terribile... Cosa faranno? Dove andranno?
Io ci sono passato, per questo ho voluto sollevare (nel mio piccolo e molto umilmente) questo dramma, forse un po' trascurato...
mercoledì 21 novembre 2018
Il mio libro!
Stampate le copie del mio primo, umile romanzo... IO LAVANDINO!
Hermaion Edizioni.
domenica 4 febbraio 2018
FARE POLITICA
Non credo negli imprenditori di successo che scendono in campo; non credo nei tecnici che fanno politica e neanche in chi sfodera 10 lauree e 20 master per farla...
Chi decide di candidarsi e fare politica, per me, deve avere semplicemente una grande esperienza di vita e conoscere la gente. Deve avere un cuore enorme ed una sensibilità non comune; deve essere un leader trascinatore, avere intuito, saper smuovere le coscienze, difendere, amare e rappresentare il popolo sovrano!
Competenza e preparazione non c'entrano un fico secco!
Un politico deve avere la "cazzimma" direbbero a Napoli... Deve essere come un fratello maggiore, un buon padre, un bravo pastore che sa governare la sua famiglia, il suo gregge, anche se non ha studiato molto, e non è necessariamente un tecnico, un imprenditore o uno scienziato... figure che magari potrebbero far parte del suo staff per ricavarne informazioni e pareri utili.
Chi decide di candidarsi e fare politica, per me, deve avere semplicemente una grande esperienza di vita e conoscere la gente. Deve avere un cuore enorme ed una sensibilità non comune; deve essere un leader trascinatore, avere intuito, saper smuovere le coscienze, difendere, amare e rappresentare il popolo sovrano!
Competenza e preparazione non c'entrano un fico secco!
Un politico deve avere la "cazzimma" direbbero a Napoli... Deve essere come un fratello maggiore, un buon padre, un bravo pastore che sa governare la sua famiglia, il suo gregge, anche se non ha studiato molto, e non è necessariamente un tecnico, un imprenditore o uno scienziato... figure che magari potrebbero far parte del suo staff per ricavarne informazioni e pareri utili.
martedì 9 gennaio 2018
Il mio Stato...
Sogno
un'Italia più evoluta da tutti i punti di vista. Sogno un Paese con un sistema
normativo meno astruso e complesso, più sintetico e comprensibile e con
applicazione certa delle leggi e delle pene. Vorrei vivere in un Paese più
giusto ed equo, particolarmente nella distribuzione delle ricchezze; un Paese
che sia finalmente consapevole delle proprie, innumerevoli potenzialità e che
sappia valorizzarle e sfruttarle; un Paese nel quale la corruzione e le mille
forme di illegalità non abbiano più spazio e motivo di esistere, grazie ad uno Stato che sappia riportare il benessere e smetta di opprimere il suo popolo - da tempo ormai vagante e disamorato della sua terra -. Uno Stato onesto, protettivo, sano, trasparente e anche fermo e severo se occorre. Uno Stato che dia a tutti i suoi figli - senza esclusioni - l'opportunità di realizzarsi e vivere in modo dignitoso.
Mauro V. Fortarezza
Iscriviti a:
Post (Atom)